intervista a Vienna cammarota

Venerdì, 22 marzo 2024, Vienna Cammarota, trekker di 72 anni, in attesa di riprendere il percorso lungo la Strada Regia delle Calabrie, si racconta nell’ intervista spiegando le ragioni dell’obiettivo di percorrere la Via della Seta.

Quando e com’è nata questa sua passione?

Allora, io ho iniziato il 26 aprile del 2022 e quindi penso che finirò fra un anno o due, non lo so, perché  devo arrivare in Mongolia.

Tra i vari viaggi e esperienze precedenti, qual è stato il suo preferito?

Ma non c’è uno preferito, perché diciamo che io amo molto la storia e quindi seguo sempre dei personaggi storici. Prima di Marco Polo ho fatto Wolfgang Gator, il viaggio in Italia, partendo dalla Borgia e poi fino alla Sicilia.

Ovviamente dietro a tali sforzi fisici c’è sicuramente una grande preparazione sia fisica che mentale. In cosa consiste questa sua preparazione? E soprattutto c’è qualche consiglio utile che può dare in merito a chi si affaccia a esperienze simili?

Sì, diciamo che ho una preparazione fisica, dovuta al fatto che sono una guida ambientale, ma sono anche un’istruttrice di kayak da fiume e ho una preparazione ottima per far funzionare il mio corpo. Il consiglio che do sempre è di fare sport, ma soprattutto se uno non riesce proprio a avvicinarsi allo sport, almeno camminare e andare per le montagne, che già è uno sport all’aria aperta e quindi fa bene.

Nel suo blog ha affermato di intraprendere l’ardua impresa anche perché vuole sradicare quei pregiudizi sulle donne, quindi dare uno schiaffo morale a chi non ha fiducia nei confronti del sesso femminile. Secondo lei, quali sono le altre azioni concrete che tutti, sia donne che uomini, possono svolgere a favore della parità?

Io sostengo sempre che le donne si chiudono troppo nei loro doveri sociali: sono donna, mi laureo, poi inizio a lavorare, oppure mi sposo, faccio i figli, dopo i figli ci sono i nipoti e quindi ho una prosecuzione continua, invece no. La donna non prende mai la libertà per essere se stessa e ogni tanto ha bisogno di essere un po’ egoista, poter essere libera di fare quello che più le piace, come andare in montagna ad esempio.

E a tal proposito, ha mai avuto paura di viaggiare da sola? Ha mai vissuto situazioni spiacevoli durante il viaggio?

No, perché secondo come ti poni nel viaggio. Se tu ti poni già con grande paura che chissà che incontrerai, allora sì, tu avrai sempre paura.Io, sapete, quando arrivo in una città che non conosco, la prima cosa che faccio quando incontro qualcuno che sta camminando, saluto, dico buongiorno. La cosa importante è di non avere pregiudizi nel momento in cui sono in un’ altra nazione. Indipendentemente da che religione sono, o da che cibo mangiano, o altre tradizioni che hanno.

Quale messaggio cerca di trasmettere attraverso il suo cammino?

Quello della conoscenza, della curiosità, soprattutto ai giovani. Perché io sono una curiosa infinita, cioè non mi basta soltanto fare un cammino. Io mi interesso anche di storia, mi interesso anche di che cosa mangiano, della musica, della danza, di tutto, anche della lingua, che sembra un po’ difficile imparare, ma si impara lo stesso.

Rossella Sorrentino V C

Noemi Sorrentino V C

Iole Ferrara III C

Anna Risi III C